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La storia: dalla fondazione alla chiusura (1909-1990)
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Il teatro Jovinelli porta il nome del suo fondatore, Giuseppe Jovinelli, detto Don Peppe, impresario teatrale di origini campane, nato a Caiazzo nel 1866. Anche lui operava in quella "piazza di pubblici spettacoli" che era Piazza Pepe agli inizi del Novecento, luogo di baracconi, giostre e teatri di legno, luogo di spettacoli ed intrattenimenti popolari, completamente sparito anche dalla toponomastica della città.
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Il teatro popolare più famoso di Roma
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Nel marzo del 1909 Don Peppe Jovinelli inaugurava il suo nuovo teatro, costruito in muratura su progetto dell'architetto Bencivenga, con una splendida sala capace di circa mille spettatori ed un vasto palcoscenico, di sicuro il più grande in Italia tra quelli dedicati al teatro popolare. L'enorme fortuna del teatro Jovinelli nei suoi primi venti anni di vita non è mai stata documentata da studi e ricerche approfondite. Il genere "popolare" veniva snobbato dagli uomini di teatro "colto" e per lungo tempo la portata fenomenologica legata al luogo "Jovinelli" non è stata compresa appieno. Grazie alle astuzie imprenditoriali di Don Peppe, in una concezione dello spettacolo basata sul pubblico pagante e sul successo decretato da quest'ultimo allo spettacolo, lo Jovinelli ospitò a Roma i debutti e i trionfi di artisti come Raffaele Viviani, Ettore Petrolini e Totò.
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Un lento ed inesorabile declino
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